Le ricette in copertina
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Le ricette in copertina


In un registro della Badia (v. Archivio di Stato di Firenze), la copertina cartonata presenta incollato all’interno un foglio a stampa con delle ricette di medicina. È la pagina 190 di un libro ignoto databile ante metà del Settecento. A causa delle cuciture e pieghe, il testo è leggibile solo in parte. Offre però ugualmente un piccolo contributo alla storia della materia.
Infatti quattro ricette, in latino e in volgare, sono decifrabili. Non si possono ovviamente per prudenza “sperimentare”; sarebbe anche difficile trovarne gli ingredienti.
Oltre al testo, di seguito riportiamo una nota sul medico Giovanni Mesue di Damasco.

«DELLI UNGUENTI

Unguentum aliud stomachicum

Recipe Olei absinthii, Nardini, Mastichini, an. unc. quatuor, rosarum rub. coraliorum rub., caryophillorum, cinamomi, ligni aloes, Mastiches, menthae, Schoemanthi, an. drach. duas, caere quantum satis fuerit, conficiatur unguntum ex arte.
A far altra sorte d’unguento stomacale [che corrabora la stomaco]
Piglia oglio d’assentio [assenzio], oglio nardino [di nardo o lavanda] oglio di mastice, di ciascheduno once quattro; rose rosse, coralli rossi, garofani, cinamomo, legno aloe, mastice, menta, e schinanto [squinante o giunco odorato], di ciascheduno dramme due, e cera, quanto basti per far uguento.
Nel sudetto unguento, si ponerà tanta cera, quano sia al peso di quattro once.



Unguentum aureum

Recipe olei communis, lib. duas et semis, caere citrina unc. sex, Terebinthinae unc. duas, resinae pinae, colophonie an. unc. unam et semis, thuris, mastiches, an. unc. unam, Croci, drac. unam.
Oleum et ceram primum ad ignem lentum liquato, deinde Terebinthinam addito, et modicum fervore finito, mox ubi calor remitti coeperit, reliqua in tenuissimum pulverem redacta, et cribro excreta inijcito, postremo Crocum rudicula crebro agitando.
Piglia oglio comune libre due e mezza, cera citrina once sei, trementina once due, resina di pino, colofonia [resina di distillazione dalla trementina], di ciascheduno once una e mezza, e incenso, mastice, di ciascheduno once una, zaffarano dramma una. Fa squagliar prima l’oglio, et cera a fuoco lento, poi aggiongi la trementina, e gli farai dare un (***) quando il calore cominciarà a mi(***) cose peste (***). [L'incollatura della copertina non permette di leggere le parole segnate con (***)].

Unguentum basilicum magnum Mes.

Recipe cerae albae, resinae pini, sevi Vaccini, picis Navalis, Terebinthinae, Thuris, Myrrhae, Colophoniae, an. part. aequales, Olei quantum atis sit, confice Unguentum.
A fa l’unguento basilico maggiore di Mesue [Yuhanna ibn Masawaih].
Piglia della cera bianca, rasina de pino, del sevo vaccino, della pece navale, della termentina, incenso, mirra, colofonia, di ciascheduno parti uguali, oglio quanto basta, e fa unguento.
Si pigliarà l’incenso, et la mirra, et se ne farà polvere la quale si mescolarà con gl’altri ingredienti, già liquefatti insieme.
L’oglio sia al peso di una libra, e di ciascheduno ingrediente, al peso di tre once.

Unguentum basilicum minus Mes.

Recipe Resinae, picis, caerae an. part. aequales, Olei, quantum satis fuierit, confice unguentum.
A far l’unguento basilico minore di Mesue.
Piglia rasina, pece, cera, di ciascheduno parti uguali, oglio quanto basta, e fa unguento».

Sono invece illeggibili: l’unguento di calce semplice, il decotto pettorale e il decotto comune ad Cly[steres].

Giovanni Mesue

Yuhanna ibn Masawaih o, come era conosciuto, Giovanni Mesue, figlio di un farmacista e medico, nacque nel 777 d.C. a Gundishapur in Persia, oggi Iran. Traferitosi a Baghdad, studiò sotto Jabril ibn Bukhtishu, diventando in seguito direttore di un ospedale della città e medico personale di quattro califfi. Compose trattati su argomenti come oftalmologia, febbre, lebbra, mal di testa, malinconia, dietetica e anche degli aforismi in materia.
Praticò la medicina tenendo regolarmente una specie di riunione, durante la quale si consultava con i pazienti e discuteva gli argomenti con gli alunni. Attirò sempre un pubblico considerevole ed ebbe gran reputazione nelle farmacie-spezierie. Fu anche insegnante di Hunain ibn Ishaq e tradusse opere mediche greche in siriaco, scrivendo però i suoi lavori in arabo. Morì a Samarra (Iraq) nell'857 d.C. (da English Wikipedia).

Sulle sue opere la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze conserva un codice miniato del 1291-1300 (v. foto).
Comprende:
I. Ioannis Nazareni filii Mesue, Grabadin, hoc est liber de consolatione, naturis, et conditionibus medicinarum (Antidotario di Giovanni Nazareno figlio di Mesue, questo è libro riguardante il conforto, le materie prime e la lavorazione delle medicine).
II. Eiusdem Ioannis Mesue, De purgantium medicamentorum simplicium castigatione speciatim liber secundus, quem de simplicibus vocant (Lo stesso Giovanni Mesue, Sulla disciplina delle purghe, dei medicamenti naturali, in special modo libro secondo, che chiamano dei Semplici [principi naturali]).
III. In nomine Patris, et Filii, et Sp. Sancti Cabada, idest aggregatio, seu antidotarium electuariorum, confectionum, syroporum, et medicinarum Ioannis Damasceni filii Mesue (Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Cabada, cioè associazione di antidoti, elettuari [miscele di principi attivi], preparazioni, sciroppi e medicine, di Giovanni da Damasco figlio di Mesue).
IV. Brevis explicatio nominum herbarum de arabo in latinum; Ioannes Damascenus (Breve spiegazione dei nomi delle erbe dall’arabo al latino, di Giovanni di Damasco).
V. Eiusdem Mesue opus in tres partes divisum, in quarum prima agitur de medicinis aegritudinum particularium, quae sunt a capite usque ad pedes; in secunda de medicinis aegritudinum universalium; in tertia de medicinis, quae sunt ad ornandum et decor ... (Dello stesso Mesue, opera divisa in tre parti; di esse, nella prima si tratta delle medicine per le malattie particolari, che sono dal capo fino ai piedi; nella seconda delle medicine per malattie universali; nella terza di medicine che sono a ornamento e bellezza ... [descrizione in latino da Internet culturale].

Paola Ircani Menichini, 25 settembre 2020.
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